L’Emporio solidale occasione di riscatto

L’Emporio solidale occasione di riscatto

Ciociaria Oggi, intervista di Lorenzo Vita | 

Assessore Maccaro: un progetto che permette di recuperare gli sprechi a vantaggio di chi si trova in difficoltà…

Per tante, troppe famiglie, questo continua ad essere un tempo molto difficile. All’emergenza alimentare si è aggiunto il caro bollette e l’aumento generalizzato di tutto ciò che serve ad una famiglia per vivere dignitosamente. Soprattutto laddove ci sono figli minori la situazione è spesso insostenibile. L’Emporio Solidale dunque non è solamente un luogo di distribuzione alimentare ma vuole essere un punto di riferimento per tutte queste famiglie in difficoltà, un seme di speranza affinché nessuno perda fiducia in un futuro migliore. Intanto finalmente superiamo la logica del pacco viveri perché le persone potranno scegliere i prodotti di cui hanno bisogno e poi particolare attenzione sarà riservata alle mamme con bambini piccoli.

Come sarà gestito e chi potrà accedervi?

Partiamo da una base di circa 250 famiglie che da alcuni anni assistiamo regolarmente grazie agli approvvigionamenti della Fondazione Banco Alimentare che ogni mese, da febbraio 2020, ci scarica circa tre tonnellate di prodotti alimentari. Sugli scaffali saranno esposti prodotti etichettati con un valore espresso in punti; ogni famiglia, a cui viene riconosciuto l’accesso, avrà una tessera con un punteggio massimo di punti mensili; la famiglia potrà fare la “spesa”, prendendo dagli scaffali i prodotti di cui necessita, per un totale massimo dei punti disponibili. La gestione è affidata alla Cooperativa sociale Arca, che gestisce anche il Centro diurno Arcobaleno di Caira: per questo saranno coinvolti alcuni giovani con disabilità nel ruolo di magazzinieri e addetti alla distribuzione. Penso che questa particolarità rende il nostro Emporio un’esperienza abbastanza unica in Italia. Persone fragili che si mettono al servizio di persone con altrettante fragilità nell’ambito di un percorso di inserimento sociolavorativo. Un bella scommessa!

Oltre al sostegno materiale, l’Emporio offrirà anche altri servizi?

Spero che l’Emporio Solidale possa raccogliere l’eredità di “Cassino Risponde”, il progetto avviato in Assessorato durante il lockdown. Che possa diventare cioè punto di riferimento per molti volontari ma anche per cittadini e imprese che vogliano donare prodotti non solo alimentari. Un motore “solidale” capace di mettere in moto tante iniziative sul piano dell’ascolto, dell’accompagnamento, del reinserimento sociale e della cultura della condivisione. Quella cultura che costruisce comunità, che veicola valori di solidarietà umana verso che è meno fortunato. Non è buonismo fine a se stesso, è la base del vivere civile ed è la base del progresso della nostra città. Sull’egoismo non si costruisce niente, sulla condivisione possiamo cambiare profondamente la realtà. Vogliamo una città bella fuori grazie ai tanti interventi di restyling urbano e bella “dentro” grazie alla cultura della solidarietà.

È in crescita il numero della famiglia in difficoltà nella nostra città?

Si. Ovviamente più sono le opportunità che vengono messe a disposizione, più aumenta la domanda di servizi. Sono preoccupato per la progressiva riduzione della misura del reddito di cittadinanza che certamente avrà conseguenze negative sulla platea degli assistiti. Per questo ritengo che l’apertura dell’Emporio sia un segnale di ottimismo perché non vogliamo avere paura del futuro ma dobbiamo prepararci ad affrontarlo con responsabilità e competenza. Per questo ci tengo molto a ringraziare la Banca Popolare del Cassinate che ha messo a disposizione gratuitamente il locale per un progetto di cui cominciammo a parlare con il compianto Presidente Donato Formisano a cui l’Emporio è intitolato.

Quali sono gli altri progetti in cantiere promossi dall’Assessorato?

Un progetto a cui teniamo moltissimo riguarda la promozione dell’affido familiare. Abbiamo cominciato con i corsi di formazione, poi abbiamo fatto i primi affidi, da poco si è costituita l’associazione delle famiglie affidatarie, circa una trentina, infine l’apertura del Centro per la Famiglia presso uno dei locali confiscati alla criminalità organizzata, realizzato in collaborazione con il Consorzio per i Servizi Sociali. Di recente sono stato invitato ad una festa organizzata dalle famiglie per l’affido di una bambina di 4 anni, un’emozione indescrivibile. Poi spero che possa vedere presto la luce anche il centro di aggregazione giovanile “La casa di Willy” nel quartiere San Bartolomeo, per cui abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione Lazio. Cose semplici ma, credo, di grande valore per le tante fragilità sociali che attraversano la nostra comunità.

Rassegna stampa

Un Garante regionale per le disabilità

Un Garante regionale per le disabilità

Maccaro: «Sui diritti delle persone con disabilità serve un Garante»

La proposta è emersa durante l’incontro organizzato da Demos – Democrazia Solidale nella giornata di sabato ad Alatri, nella sede di una cooperativa sociale che si occupa anche di inclusione sociale di persone con disabilità.

«Se sarò eletto al Consiglio regionale – ha affermato Luigi Maccaro durante il suo intervento – la prima proposta di legge regionale riguarderà l’istituzione della figura del Garante per i diritti delle persone con disabilità. Lo dico soprattutto pensando al diritto al lavoro dal quale queste persone sono sostanzialmente escluse».

Secondo la CISL, nel Lazio ci sono almeno 15 mila posti di lavoro che dovrebbero essere destinati alle persone con disabilità e che risultano invece scoperti. Queste persone rimangono troppo spesso fuori dal mercato del lavoro, proprio quel lavoro che potrebbe invece rappresentare il principale strumento del loro riscatto e della loro dignità.

«Bisogna ripensare completamente il collocamento mirato – ha proseguito Maccaro – creando, in seno ai centri per l’impiego, delle commissioni miste con la presenza dei sindacati e delle aziende. Dove si possano condividere anche le tante buone prassi, spesso appartenenti al mondo della cooperazione sociale, per sostenere la buona occupazione e il lavoro qualificato nel rispetto delle abilità individuali».

A Cassino, l’Assessorato alla Coesione sociale, guidato da Luigi Maccaro, ha organizzato subito, all’inizio del mandato, il servizio di taxi sociale, poi è stata promossa la nascita della Consulta delle associazioni per i diritti delle persone con disabilità, presieduta dalla dottoressa Maria Cristina Tubaro ed è imminente l’inaugurazione dell’Emporio solidale il cui magazzino sarà gestito dagli utenti del Centro diurno “Arcobaleno” nell’ambito di un progetto di inclusione sociale delle persone con disabilità.

«È evidente – ha concluso Maccaro – che siamo ancora troppo lontani dalla effettiva tutela del diritto alla piena integrazione sociale delle persone con disabilità ed è necessario promuovere azioni straordinarie di contrasto ai fenomeni di discriminazione. Per questo è necessaria un’autorità di garanzia indipendente ed autonoma della Regione Lazio che vada a supporto delle persone con disabilità, promuovendo anche campagne di sensibilizzazione e di informazione sui temi dei diritti, delle garanzie e delle opportunità di queste persone».

Chiedere la Pace, sempre.

Chiedere la Pace, sempre.

«Il 24 febbraio manifestiamo a Cassino per la Pace in Europa» La proposta di Luigi Maccaro, ad un anno esatto dall’invasione russa dell’Ucraina

Nella campagna elettorale di Demos il primo spazio dedicato ad un approfondimento di drammatica attualità ha preso le mosse dalla presentazione del libro di Mario Giro, Presidente nazionale di Democrazia Solidale, che si è tenuta ieri a Cassino.

“Trame di guerra e intrecci di pace”, di fronte al Risiko fatto di diplomazia e leggi di mercato, è un libro che guarda ai cataclismi politici, economici e sociali nel mondo, provocati prima dalla pandemia poi dai conflitti. Il quadro che ne emerge è che il mondo Occidentale sia del tutto impreparato a far fronte alle emergenze dettate dalla pandemia e dalle guerre mentre il Sud del mondo è destinato come sempre a pagarne le conseguenze. Anche se il prezzo della guerra, come sta accadendo in Ucraina, non risparmia né gli aggrediti né gli aggressori.

Dopo l’introduzione del consigliere Bruno Galasso ed il saluto della Vice Presidente del Consiglio comunale di Cassino, Alessandra Umbaldo, è toccato a Luca Riccardi, Professore di Storia delle relazioni internazionali dell’Università di Cassino, intervistare l’autore del libro, Mario Giro, già viceministro degli Esteri, dal 2013 al 2018.

«L’invasione dell’Ucraina – ha detto Mario Giro – riporta la guerra nel cuore dell’Europa e rappresenta una decisione politica folle: non c’è stata provocazione armata e conseguentemente si tratta di un’aggressione senza giustificazioni dal punto di vista politico. Com’è già accaduto con le guerre del Golfo e in Medio Oriente, o nel conflitto afghano o durante le guerre dell’ex Jugoslavia, è facile constatare che il conflitto armato non risolve i contrasti o le crisi internazionali, anzi li peggiora. La guerra deturpa l’anima dei popoli che la fanno o la subiscono, anche di quelli che si difendono. L’esperienza insegna che i Paesi che vi sono trascinati ne escono deteriorati, inaspriti, regrediti, degenerati. Kant lo diceva in modo semplice: la guerra elimina meno malvagi di quanti ne crea».

In chiusura Luigi Maccaro, Assessore alla Coesione sociale del Comune di Cassino, è intervenuto sui temi della pace e della mancanza di efficacia della diplomazia internazionale: «Siamo orgogliosi – ha detto – che il nostro segretario nazionale, Paolo Ciani, abbia votato alla Camera dei Deputati, contro l’ulteriore invio di armi all’Ucraina in mancanza di una azione diplomatica seria, efficace, incessante, capace di coinvolgere anche altri Paesi che possano avere influenza sulla Russia».

Maccaro, che con Exodus organizza dal 1994 il meeting Mille giovani per la pace, ha concluso il suo intervento con la proposta di promuovere una manifestazione per la Pace da tenersi venerdì 24 febbraio, ad un anno esatto dall’invasione russa dell’Ucraina: «Vogliamo esprimere solidarietà – ha detto – ai nostri oltre 200 concittadini di origine ucraina che vivono a Cassino e alle oltre 150 persone accolte nella nostra città in fuga dalla guerra. Vogliamo gridare che è urgente che i responsabili della politica internazionale facciano ogni sforzo possibile e impossibile per fermare i combattimenti e ricostruire le condizioni della pace. La sola considerazione dell’opzione atomica ci fa orrore. Per questo – conclude – non possiamo stancarci di chiedere la Pace».

A braccia aperte

A braccia aperte

La forza del sogno non sta nella grandiosità della cosa che si sogna ma nella capacità di scatenare una energia e una motivazione eccezionali. 

E un fuoco 🔥 non si accende se non c’è una scintilla 💖. 

Tre anni fa abbiamo iniziato un percorso sulla promozione dell’affido familiare mostrando una possibilità attraverso numerosi incontri di formazione animati da professionisti che si spendono quotidianamente per il benessere delle persone. Al di là degli orari e delle scrivanie.

I semi continuano a fiorire 🌷, i minori affidati sono numerosi e le esperienze tutte positive. 

Oggi si realizza un altro sogno: nasce l’associazione delle famiglie affidatarie! 

Un’esperienza che saprà generare una nuova cultura sociale e modelli di vita nuovi e creativi. 

Famiglie che le Istituzioni devono ringraziare e sostenere. 

Quando scelsi la denominazione “Assessorato alla Coesione sociale” intendevo proprio questo! Le istituzioni da sole non riescono a cambiare la società. Devono fare squadra con le famiglie, le associazioni e le imprese. Una comunità “coesa” può cambiare veramente il destino di tante persone. E noi abbiamo scelto di cominciare da quello dei minori. 

E, a proposito di imprese, voglio ricordare che la prima (e unica!) campagna di comunicazione sull’affido familiare fu realizzata grazie al contributo della Banca Popolare del Cassinate. 

Allora, Buona Strada! agli amici che si mettono in gioco sempre per “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”. 

Nuovi fondi per il contributo affitti

Nuovi fondi per il contributo affitti

Dalla Regione nuovi fondi per il contributo affitti 2023

Maccaro: «Presto il bando. Un lavoro di squadra per rispondere ai bisogni dei cittadini».

Il ringraziamento al personale dell’Assessorato per la presa in carico integrale dei cittadini più fragili 

Oltre 230 mila euro per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento dell’affitto. A tanto ammonta lo stanziamento assegnato dalla Regione Lazio al Comune di Cassino per il 2023. 

Ne da notizia l’Assessore alla Coesione sociale, Luigi Maccaro, che precisa: 

«Nel 2022 abbiamo distribuito 212 mila euro a 428 nuclei familiari. Quest’anno c’è stato un aumento del fondo disponibile che testimonia l’impegno per aiutare i nostri concittadini ad affrontare la crisi economica e i rincari delle bollette».

Nei prossimi giorni si provvederà, come di consueto, a pubblicare il bando per assegnare i contributi alle persone che, in base all’ISEE, ne avranno diritto.

«Vorrei sottolineare – prosegue Maccaro – che tutte le iniziative di sostegno materiale alle famiglie della nostra città concorrono a rafforzare quella che è una presa in carico integrale dei nostri cittadini più fragili. Persone che sono seguite dagli assistenti sociali in maniera complessiva dal punto di vista sociale, morale, psicologico ed anche materiale.

Ma il problema che emerge in maniera sempre più forte in questi ultimi tempi è senza dubbio la solitudine. Le famiglie, anche con problemi, che hanno una buona rete parentale o amicale, riescono, in qualche modo a rispondere meglio ai propri bisogni. Chi è solo ha ancora più necessità di aiuto e al tempo stesso fa più fatica a chiedere aiuto».

«Desidero ringraziare l’ufficio amministrativo del mio Assessorato – conclude Maccaro – che lavora senza risparmiarsi nell’analisi delle centinaia di domande che ogni volta arrivano ai nostri uffici. Vogliamo rispondere in tempi brevi ma troppo spesso le domande sono incomplete e carenti della documentazione richiesta. Per questo sono a disposizione i Volontari del Servizio Civile che possono aiutare i cittadini a valutare la completezza della domanda prima che questa venga presentata formalmente».

Al servizio del bene comune

Al servizio del bene comune

Demos ha presentato a Cassino i candidati della Provincia di Frosinone

Ciani: «Una lista di persone preparate al servizio del bene comune»

Maccaro: «Il nostro impegno perché non si torni agli scandali della destra di dieci anni fa»

Di fronte ad un folto pubblico di amici e sostenitori, ieri sera a Cassino, l’on.le Paolo Ciani, ha presentato i candidati della lista provinciale che concorrerà alle prossime elezioni regionali.

Luigi Maccaro, Assessore alla Coesione sociale del Comune di Cassino, nonché responsabile della Fondazione Exodus di Cassino, ha aperto e condotto l’evento. Presentando i candidati ha ringraziato i tanti amici presenti e i volontari del comitato elettorale. «Non possiamo dimenticare – ha detto Maccaro – le parole usate dalla Presidente Polverini di dieci anni fa, quando, nel dare le dimissioni, chiedeva scusa ai cittadini del Lazio e a tutti gli italiani, ma anche a tutte le altre Istituzioni, per la disastrosa gestione dei fondi regionali operata dalla destra al governo del Lazio. Non possiamo tornare indietro – ha rimarcato l’assessore – perché il risanamento dei conti pubblici e del sistema sanitario regionale è costato grandi sacrifici ai cittadini ed ora è giunto il momento di tornare ad investire su una sanità territoriale vicina ai bisogni delle persone».

Si sono avvicendati al microfono i candidati per presentarsi e per sottolineare ognuno alcuni dei temi più vicini alla sensibilità del partito nato appena tre anni fa e che oggi conta due europarlamentari, un deputato, sei consiglieri regionali e tanti amministratori in tutta Italia.

Manuela Maliziola, avvocato, già Sindaco di Ceccano, ha posto l’accento sui temi del lavoro e dell’inquinamento, Bruno Pietrobono, imprenditore e animatore di una associazione di volontariato che si occupa di prevenzione agli incidenti ha sottolineato i temi della sicurezza stradale e della sanità, Silvia Tusei, vice Sindaco di Villa Latina, ha raccontato le grandi difficoltà vissute da chi amministra i piccoli Comuni ed ha tracciato alcune linee guida per trovare soluzioni.

Massimo Natalìa, medico di Anagni e volontario da dieci anni impegnato nelle operazioni di soccorso nel mediterraneo sulle navi della Guardia costiera e Maria Grazia Baldanzi, assistente sociale alla Asl di Frosinone e già consigliera comunale a Frosinone, oltre che prima dei non eletti alle ultime elezioni.

Il segretario nazionale di Demos – Democrazia Solidale ha messo in evidenza il profilo dei candidati, tutte persone impegnate nella società attraverso percorsi professionali e attività di volontariato: «Quando si è abituati a fare del proprio meglio per la propria comunità – ha detto Ciani – l’impegno politico è la naturale prosecuzione dell’atteggiamento di servizio al quale certe persone sono chiamate. Ci dicono: “ma voi non è che siete politici, voi vi occupate delle persone!”. Ma è proprio questo l’unico senso possibile che possiamo dare al nostro impegno politico: la cure dei bisogni delle persone».

Per tutto questo Demos – Democrazia Solidale è al fianco di Alessio D’Amato, un grande amministratore che ha portato il Lazio ad essere modello di riferimento in Italia e in Europa per la lotta alla pandemia ed altrettanto farà nei prossimi anni, da Presidente della Regione affinché i nostri territori possano essere più forti, competitivi e solidali.

Silvia Scafa

Ufficio stampa Demos – Democrazia Solidale

327.4354509

O da persone libere, o niente.

O da persone libere, o niente.

Ciociaria oggi, intervista di Lorenzo Vita | 

L’elezione di Luca Di Stefano a presidente della Provincia di Frosinone è stata una sfida nella sfida per gli equilibri politici che intercorrono all’interno dell’amministrazione Salera. Nella città martire è esplosa una polveriera che ha messo in luce debolezze e incertezze di una maggioranza che esce dall’appuntamento elettorale eterogenea e quanto mai disarmonica. In tutto questo, Luigi Maccaro, coordinatore di Demos ne esce rafforzato. Ha dimostrato di avere carattere e di essere determinante nelle sfide che contano. Anche a costo di andare in contrasto con il proprio sindaco. Lo abbiamo intervistato.

Assessore Maccaro, con l’elezione di Luca Di Stefano a presidente della Provincia di Frosinone, si è affermata una coalizione forte e solida, in cui Demos ha ricoperto un ruolo determinante. Si aspettava questo risultato?

E’ la coalizione che si presenterà per vincere le prossime elezioni regionali e noi, segretari provinciali dei vari Partiti che la compongono, abbiamo la responsabilità di tenerla unita oltre che di allargarla alle esperienze civiche riformiste, progressiste e, mi permetto di aggiungere, solidali. Era una partita difficile, con tre ottimi candidati e lo spoglio di domenica sera è stato veramente emozionante. Nessuno poteva essere troppo sicuro di vincere, però è andata esattamente come speravamo. Demos, a questo punto, va oltre l’esperienza amministrativa di Cassino per giocare un ruolo politico a livello provinciale e proprio in queste ore diversi amministratori, per lo più civici, ci stanno contattando per avvicinarsi a Democrazia Solidale.

Il rovescio della medaglia, però, è una tensione con il sindaco Salera e il resto della maggioranza. Un clima bollente che l’ha vista bersaglio di attacchi e polemiche. Cosa risponde?

E’ un fatto che mi dispiace molto. Io credo che, sin dalle primarie, nessuno possa mettere in discussione la nostra lealtà al patto amministrativo. Al di fuori di questo, per tutte le questioni che esulano dall’amministrazione della città di Cassino, come le Provinciali ad esempio, rivendichiamo la nostra autonomia come Partito nazionale. Le polemiche non ci interessano e gli attacchi non ci intimoriscono. Il nostro percorso è sempre stato trasparente, così come i nostri metodi. Mi rendo conto che questa indipendenza possa infastidire ma è la base del nostro impegno: o da persone libere o niente.

Il primo cittadino non smentisce le voci di un plausibile rimpasto di giunta a gennaio, senza specificare quali saranno gli assessorati da ridefinire. Allo stato attuale, crede sia altamente plausibile? E quanto ritiene possa essere utile alla maggioranza un tagliando ad un anno dalle elezioni amministrative?

Non so cosa abbia in mente il Sindaco, d’altra parte è lui il responsabile dell’azione amministrativa ed è giusto che sia lui a decidere con quale squadra affrontare lo sprint finale e insieme a chi presentarsi alle elezioni per il secondo mandato. Noi saremo sempre a disposizione della coalizione di centrosinistra per dare un contributo con persone che, a prescindere dalla politica, dedicano buona parte della loro vita al bene comune. A livello comunale, regionale e nazionale. 

Le regionali saranno una sfida importante. La coalizione che si è coagulata attorno al candidato presidente D’Amato abbraccia l’intero centrosinistra, che dopo la frammentazione delle politiche e delle provinciali si ripresenta nuovamente unito. Quali saranno i punti fermi di Demos?

Getteremo il cuore oltre l’ostacolo per vincere anche le elezioni regionali. Ieri (giovedì) eravamo a Roma con l’on.le Paolo Ciani dove Alessio D’Amato ha presentato la coalizione: 6 liste promosse da Pd, Azione/Italia Viva, +Europa, Demos, Psi, Europa Verde più 2 liste civiche in appoggio al Presidente in cui confluiranno i candidati civici e quelli di Possibile, Radicali, Articolo 1, Sinistra Civica Ecologista, POP, Repubblicani, Socialdemocratici e Volt. 

Come Demos ci candidiamo per dare priorità ai bisogni dei giovani. Per superare il dramma dei NEET attraverso percorsi di formazione e di inserimento lavorativo, anche in chiave preventiva rispetto ai fenomeni del disagio giovanile. Per promuovere le comunità energetiche come risposta alla crisi di questi anni. Per promuovere un rapporto efficiente tra Istituzioni e Terzo settore attraverso la co-progettazione al posto delle gare d’appalto. Dobbiamo portare la solidarietà sociale in politica, nelle Istituzioni, nelle strategie di rilancio dei nostri territori.

Il suo Assessorato è una costante trincea. Con la crisi economica, l’aumento vertiginoso del costo delle bollette e l’inflazione rileva una crescita delle richieste di aiuto?

Quest’anno ci è toccata la gestione dell’emergenza Ucraina, 150 profughi tra cui oltre 70 bambini. Registriamo inoltre un aumento importante nell’arrivo di minori stranieri non accompagnati, per lo più egiziani, attualmente ne abbiamo in carico oltre 40 tutti sistemati presso strutture. E il fronte interno non è meno difficile: grazie al Banco alimentare quest’anno abbiamo distribuito 25 tonnellate di alimenti e quasi 150 mila euro di buoni spesa, quasi tutti finanziati con fondi comunali e su questo sento di dover ringraziare il Sindaco che di fronte alle nostre richieste non ha avuto esitazioni a stanziare una cifra così importante per un comune in dissesto. Per non parlare dei quasi 500 contributi erogati per il pagamento degli affitti e degli oltre 70 interventi economici per necessità di varia natura, bollette comprese. Le richieste aumentano per la durezza del periodo ma anche perché la gente trova risposte concrete dai nostri ottimi assistenti sociali. Non smettiamo di impegnarci affinché le persone non perdano la speranza di superare questo momento così difficile.

 

Auguri, Presidente!

Auguri, Presidente!

Evviva il nostro nuovo Presidente della Provincia Luca Di Stefano!!! Congratulazioni a Luca per questo successo. Finalmente un giovane, preparato, competente e con le idee chiare. In bocca al lupo per questa nuova avventura. Democrazia Solidale – DEMOS è con te.

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Anche se a qualcuno risulterà strano, il nostro Partito ha scelto di seguire un metodo trasparente e slegato da qualunque condizionamento esterno. Abbiamo incontrato entrambi i candidati sostenuti dal centrosinistra, abbiamo ascoltato la loro visione, le loro proposte, le loro aspirazioni, la loro idea di sviluppo della Provincia. Poi ci siamo riuniti, abbiamo discusso e abbiamo deciso di votare per Luca Di Stefano.

Per il fatto che è un giovane in gamba e competente, perché ci hanno convinto le sue idee a proposito della tutela dell’ambiente nel sud della Provincia, la sua attenzione allo sviluppo dei comparti industriali del nostro territorio (automotive, cartaria e distretto del marmo), le sue competenze nel campo della green economy, il modo modo in cui sta vivendo il suo mandato di Sindaco a Sora.

Al Sindaco di Arce, Germani, rinnoviamo la nostra stima ma abbiamo fatto un’altra scelta. Sulla sua candidatura hanno pesato anche altri due elementi in particolare: l’accordo con Fratelli d’Italia e l’ambiguità di Antonio Pompeo al quale sarebbe bastato dimettersi solo poche settimane prima per lasciare spazio al nostro Sindaco di Cassino che sarebbe stata la candidatura più giusta e più forte da sostenere.

Grazie a tutti i membri del coordinamento provinciale di Demos e al nostro segretario nazionale Paolo Ciani che ci hanno accompagnato e sostenuto in questa scelta.

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#laforzadelnoi