Disciplina regionale del Terzo Settore

Alla luce della Riforma del Terzo settore che ha ridefinito a livello nazionale i rapporti tra Pubblica amministrazione e organizzazioni non profit, credo sia necessario provvedere nel Lazio una legge regionale che possa declinare a livello territoriale le nuove disposizioni nazionali.

La nuova legge dovrebbe prevedere che la Regione Lazio riconosca, promuova e sostenga l’iniziativa autonoma delle formazioni sociali che, nella comunità regionale, perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza fine di lucro, e svolgono attività di interesse generale. A tal fine, la stessa Regione Lazio dovrebbe essere  chiamata a tutelare e incentivare l’associazionismo, il volontariato, il mutualismo e la cooperazione, valorizzandone il ruolo sociale ai fini del perseguimento dell’interesse generale della comunità alla promozione umana, al benessere, alla salute e all’integrazione dei cittadini.
L’istituzione riconosce e valorizza gli enti del Terzo settore che operano nell’ambito regionale. Riconosce altresì il valore fondamentale del volontariato e della mutualità, quale forma originale e spontanea di adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà all’interno della comunità.
La nuova norma, nello specifico, si occupa di:
a) disciplinare le sedi di confronto fra la Regione, gli enti del Terzo settore e le altre formazioni sociali operanti sul territorio regionale;
b) determinare i criteri e le modalità con i quali la Regione promuove e sostiene gli enti di Terzo settore nel loro complesso;
c) definire le modalità di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore nell’esercizio delle funzioni regionali di programmazione, indirizzo e coordinamento, nei settori in cui essi operano, nonché nella realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento finalizzati a soddisfare bisogni della comunità regionale.
In quest’ottica, infine, la Regione supporta gli enti locali, singoli ed associati, anche mediante l’emanazione di linee guida, da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale.