Il Garante è organo monocratico, con incarico quinquennale, rinnovabile una sola volta.
Il candidato verrà scelto tra le persone di notoria indipendenza e di indiscussa moralità che dispongono di particolari competenze nel settore della tutela dei diritti dei minori o dell’infanzia, della prevenzione del disagio sociale e dell’intervento sulla devianza minorile, o che abbiano ricoperto incarichi istituzionali di particolare responsabilità e rilievo nell’ambito delle materie sociali.

Al Garante competono le seguenti funzioni e compiti di cui all’art. 3 del Regolamento istitutivo, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 112 del 20.07.2021:

Il Garante svolge le seguenti funzioni:

vigila sull’applicazione nel territorio cittadino della Convenzione Onu del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva con legge del 27 maggio 1991, n. 176, nonché della Carta Europea di Strasburgo del 25 gennaio 1996, ratificata e resa esecutiva con legge del 20 marzo 2003, n. 77, conformemente a quanto stabilito anche a livello nazionale dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, con la legge 12 luglio 2011, n. 112, nonché con quanto stabilito dalle altre Convenzioni internazionali e dalle norme adottate in materia di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, per quanto rientra nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune di Nettuno;

promuove, con organizzazioni, associazioni, istituzioni impegnate nel settore della cultura per l’infanzia e per l’adolescenza, iniziative finalizzate al riconoscimento del valore, della dignità e dei diritti dei minori;

può partecipare e collaborare, e ove possibile, promuovere, iniziative collegate alla Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, istituita ai sensi della legge 23 dicembre 1997, n. 451;

vigila sui fenomeni di esclusione sociale, di discriminazione dei bambini e degli adolescenti, per motivi di sesso, di religione o di appartenenza etnica verificando, tramite la collaborazione con i soggetti preposti, che alle persone di minore età siano garantite pari opportunità di accesso ai diritti;

promuove iniziative per la prevenzione e la protezione dai rischi di espianto di organi, di mutilazione genitale femminile (MGF), di abuso sessuale e di sfruttamento pornografico;

vigila sui fenomeni dei minori scomparsi, sulla presenza nel territorio di minori non accompagnati, dei minori abbandonati non segnalati ai servizi sociali o alla magistratura minorile; nonché verifica le condizioni dei minori stranieri non accompagnati e gli interventi attuati in loro favore;

vigila sui fenomeni dell’evasione e dell’elusione dell’obbligo scolastico e dello sfruttamento del lavoro minorile, in collaborazione con gli enti competenti e con le organizzazioni competenti e del privato sociale, al fine di prevenire l’inveramento di ogni situazione di pregiudizio, abuso, maltrattamenti;

vigila sul trattamento dei minori in tutti gli ambienti esterni alla famiglia, e in particolare nei luoghi in cui essi sono inseriti per disposizione dell’autorità giudiziaria e attraverso servizi i sociali, segnalando all’autorità amministrativa e all’autorità giudiziaria le situazioni che richiedono interventi immediati di ordine assistenziale o giudiziario;

promuove, in collaborazione con le Istituzioni e i servizi competenti, la cultura e la pratica dell’affidamento familiare;

può promuovere, anche in collaborazione con gli enti, le strutture territoriali competenti e le associazioni, iniziative a favore dei minori affetti da malattie di rilevante impatto sociale, sotto il profilo della prevenzione, della diagnosi precoce, dei trattamenti terapeutici, della riabilitazione, al fine di garantire loro un trattamento ottimale;

ascolta, ove ritenuto opportuno, anche direttamente, i bambini e gli adolescenti che intendano parlargli, in presenza di una persona maggiorenne di riferimento, adoperandosi perché le loro esigenze, se ritenute fondate e legittime, vengano prese in seria considerazione come da loro richiesto e portate a conoscenza delle Autorità competenti per essere dalle stesse esaminate;

segnala alle Amministrazioni pubbliche competenti i fattori di rischio o di danni per i minori derivanti da situazioni ambientali carenti o inadeguate dal punto di vista igienico sanitario;

può esprimere parere, non vincolante, sugli atti di carattere generale in materia di interventi riguardanti l’infanzia e l’adolescenza;

può promuovere e sostenere la nascita di tutori volontari;

può promuovere con le Amministrazioni interessate, protocolli di intesa utili a poter espletare le sue funzioni anche attraverso verifiche dirette delle condizioni dei minorenni in ogni situazione essi si trovino, previo consenso dei soggetti esercenti le responsabilità genitoriali, dirette o vicarie, e con i responsabili delle strutture stesse;

può attivare azioni e progetti specifici di studi, promozione, comunicazione e formazione dei, o sui, diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, autonomamente, o con il supporto dell’ufficio comunale competente o dei soggetti del terzo settore o dei soggetti privati competenti in materia;

collabora con il Garante nazionale e regionale.